Premessa
Gli enti locali e gli enti pubblici non sono nuovi al tema del fundraising, si pensi a quanto previsto dal D.L. 83/2014, "Disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo", che ha introdotto il credito d'imposta per le erogazioni liberali in denaro a sostegno della cultura e dello spettacolo, il cosiddetto art bonus, quale sostegno del mecenatismo a favore del patrimonio culturale, o dalla legge di Bilancio 2019 (145/2018), che ha concesso detrazioni a chi effettua donazioni a favore di impianti sportivi pubblici destinati alla loro manutenzione o restauro (il cosiddetto sport bonus) oppure, ancor prima, si pensi alle attivazioni degli enti locali per il 5 per mille o per progettazioni su bandi regionali, nazionali ed europei. In Lombardia è da considerare anche la sperimentazione circa la raccolta fondi, promossa da enti locali in partnership con il terzo settore, anche su sollecitazione di Fondazione Cariplo.
Tuttavia il periodo d’emergenza sanitaria determinato dal Covid 19 ha registrato un solido incremento di Enti Locali e più in generale degli enti pubblici, per es. gli ospedali, attivi nella raccolta fondi, per sostenere la distruzione di pacchi di prima sussistenza alle famiglie indigenti, l’acquisto di attrezzature mediche, la consegna di dispositivi igienico sanitari, ecc. L’evidenza di tale recente e massiva, per i più, attivazione è stata attenzionata anche dal legislatore che con il Decreto Legge "Cura Italia", pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 70 del 17 marzo 2020, ha previsto incentivi fiscali per i soggetti che effettuano erogazioni liberali, in denaro o in natura, a sostegno delle misure di contrasto all’emergenza Coronavirus messe in campo anche dagli enti pubblici.
Se da un lato il 2020, con l’emergenza pandemica, ha portato massivamente gli enti locali e le organizzazioni pubbliche a vedere la possibilità di attivarsi circa il tema del reperimento delle risorse in modo diffuso e non legato ad esigenze di settore (es. sport o cultura) o a sperimentazioni innovative o strumenti ormai ordinari ed in decremento (es. il 5 per mille), dall’altro non ha promosso strategie di fundraising che andassero oltre l’emergenza/urgenza e che si fondassero su presupposti metodologici necessari per garantirne efficacia ed efficienza.
Diviene dunque strategico sistematizzare e capitalizzare vecchie e recenti possibilità offerte agli enti locali in riferimento alla raccolta fondi, attraverso la dotazione di presupposti metodologici a fondamento dei processi di raccolta fondi e di ingaggio dell’intera comunità.
Occorre nel contempo considerare il pregiudizio dei cittadini nei confronti di erogazioni di risorse a favore degli enti pubblici (anche per una logica assistenziale culturalmente radicata, per la quale è l’ente pubblico che deve al cittadino e non viceversa, si pensi in tal senso a come sia ordinario all’estero contribuire da parte di cittadini, studenti ed ex studenti, per il funzionamento di una scuola e quanto si fatichi in questa direzione in Italia). Diviene pertanto strategico dedicare attenzione alle forme di attivazione e di ingaggio della comunità affinchè il reperimento delle risorse sia esigenza condivisa, da “giocarsi in squadra”.
Sia per offrire metodo che per promuovere una condivisa attivazione della comunità circa il tema delle risorse si propone il COHESION FUNDRAISING che configura la raccolta fondi come strategia di coesione e sostenibilità per gli enti locali, il no profit e per la comunità intera. E’ una strategia di community holder engagement che, utilizzando come volano il reperimento di risorse, crea le condizioni per condividere obiettivi e strategie con la community di riferimento. Il fundraising diventa il punto di partenza per fare squadra con il territorio, creando collaborazione orientate alla coesione della comunità.
Obiettivo generale
Il percorso consulenziale intende sviluppare conoscenze e competenze da cohesion fundraiser in ruoli operanti o che andranno ad operare negli enti locali nell’ambito del reperimento di risorse e della sostenibilità.
Metodologia
Il percorso si caratterizza per un forte taglio laboratoriale, in grado di coniugare l’offerta di elementi teorici con l’attenzione continua al processo di co-costruzione con i partecipanti di conoscenza e applicazione. Per questo la disponibilità dei formandi a partecipare, mettendosi in gioco e contribuendo attivamente allo sviluppo del percorso, è un aspetto fondamentale per incrementare l’efficacia dell’intero laboratorio.
Programma
Conduzione del Laboratorio
- Luca Rumi
PARTECIPANTI E ISCRIZIONI: la partecipazione al laboratorio è gratuita e circoscritta all'area dei Servizi sociali dei Comuni e delle aree organizzative comunali.